La carta è morta… se non sai come utilizzarla

Marketing cartaceo

“La carta morirà” dissero quando si diffusero le email.

Prima della carta sarebbe dovuta morire la tv per colpa di internet, e prima ancora della tv sarebbe dovuta morire la radio a causa della tv stessa.

La verità, però, è che i dati raccontano qualcosa di diverso: non saprei argomentarti molto su quelli che riguardano radio o tv, ma per quel poco che posso vedere non mi sembra che siano spariti dalla circolazione.

Ciò di cui posso parlarti con assoluta certezza è invece quel che concerne la corrispondenza cartacea e tutti i servizi che la riguardano: è il mio lavoro, da oltre 22 anni ormai.

Mi chiamo Pasquale Trabassi e sono il fondatore della Gedal Srl, o come si direbbe oggi nel linguaggio delle Sturtup, il “founder”.

La mia società si occupa di servizi postali personalizzati, che vanno dalla stampa all’imbustamento, dalla cellofanatura alla spedizione personalizzata, dalla postalizzazione alla consegna. Sia in Italia, che all’estero.

Bene, perché quindi la carta non è morta e non sembra destinata ad esserlo nel medio-breve periodo?

Te lo spiego subito.

Dopo alcuni anni di fisiologico calo dovuto all’utilizzo di PEC ed email, nel 2016 Poste Italiane è tornata a far registrare una aumento della spedizione cartacea di circa il 30%.

Gli studi sul settore effettuati da Poste Svizzere raccontano inoltre che ben l’80% degli intervistati (3 utenti su 4, sia privati che aziende) preferiscono ricevere materiale cartaceo rispetto alle email, quando si tratta di business.

Per vari motivi:

  • Da un’immagine di serietà dell’azienda
  • Da un’impressione di ufficialità
  • Ispira maggiore fiducia
  • E’ più personale
  • Risulta più importante
  • Cattura maggiormente l’attenzione
  • Risulta più sicura

E le previsioni per il futuro confermano questi dati: quando si tratta di affari o di comunicazioni importanti, preferiamo le comunicazioni cartacee a quelle via email.

Pensa anche solo ad un biglietto per il teatro comprato online, ricevi la mail e cosa che fai? La stampi, perché sei più sicuro che al botteghino non ti faranno storie con il biglietto stampato.

Ci sono anche altri motivi, più prettamente cognitivi, per cui preferiamo la carta:

  • Possiamo toccarla, ovviamente. Apprezzando la qualità e la grammatura dei fogli scelti.
  • E possiamo odorarla: alcuni brand famosi sono soliti profumare le lettere che inviano ai propri clienti, per richiamare le sensazioni che vogliono far vivere a chi legge la lettera.

Non voglio annoiarti ulteriormente con tutti questi dati, sul sito di Poste Svizzere trovi i report degli studi di cui ti ho accennato.

Un’ultima cosa però voglio dirtela: anche dei libri, dissero che sarebbero morti.

Beh, già dal 2015, in America, è stata registrata una crescita nella vendita di libri stampati (non e-book) e utilizzo di materiale cartaceo intorno al 12,4%.

La carta dunque è ben lontana dal dirsi sconfitta, e con i servizi di stampa e spedizione della Gedal potrai raggiungere i tuoi potenziali clienti ovunque si trovino, senza neanche doverti allontanare dal tuo ufficio.

Con questo, ovviamente, non voglio dirti che internet sia inutile: tutt’altro. Porto infatti avanti la mia azienda con i miei 3 figli che si occupano di tutte quelle cose tecnologiche che servono per essere al passo coi tempi (e di cui io sicuramente mi intendo molto meno).

Come fare campagne video, o raggiungere i clienti tramite Facebook o diavolerie simili.

Di questo però magari saranno loro a parlarti, in un prossimo articolo. Io intanto porto avanti la vecchia scuola, porto avanti il cartaceo.

A presto, Pasquale.